sabato 20 maggio 2017

300.000 fibre di amianto per litro d’acqua. Ne basta potenzialmente una soltanto per causare il cancro. Terra dei fuochi? No, peggio, è Alessandria!



300.000 fibre di amianto per litro d’acqua. Ne basta potenzialmente una soltanto per causare il cancro. Terra dei fuochi? No, peggio, è Alessandria!


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300.000 fibre di amianto per litro d’acqua. Ne basta potenzialmente una soltanto per causare il cancro. Terra dei fuochi? No, peggio, è Alessandria!


Da Alessandria News

Terra dei fuochi? No, Alessandria

Individuate nell’acqua di falda dalle analisi Arpa oltre 300 mila fibre di amianto per litro, ma negli ambienti di vita dell’uomo il limite dovrebbe essere 2. Ennesimo allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle che si rivolge al sindaco perché intervenga a tutela della salute pubblica: “a pochissima distanza c’è la falda del nostro acquedotto”
“Quante fibre di amianto siete disposti a tollerare intorno a voi?” E’ da questa domanda che parte la segnalazione del Movimento 5 Stelle cittadino, che ha convocato una conferenza stampa giovedì 10 marzo per denunciare “una situazione gravissima i cui principali responsabili sono da ricercarsi nell’attuale Amministrazione Comunale e nell’attuale Sindaco Rita Rossa, situazione per la quale è già stata depositata un’interpellanza in Consiglio Comunale”.Nelle recenti analisi commissionate ad Arpa Piemonte sulla cava alessandrina del Cristo Clara e Buona richieste dopo i fatti alluvionali dello scorso novembre, sono infatti emersi “dati sconcertanti in merito ad una contaminazione ambientale del sito che avrebbe dovuto imporre al Sindaco analisi più approfondite ed il fermo prolungato dei conferimenti, oltre che una pretesa di bonifica dei luoghi prima di autorizzare i conferimenti. Sono stati rilevati infatti nei campioni d’acqua di falda prelevati nei pozzi piezometrici intorno alla cava valori di concentrazione di fibre d’amianto fino a 305.000 fibre/litro. Ora se è vero che non esiste normativa specifica sulla concentrazione di fibre di amianto nell’acqua, qualcuno dovrà spiegarci per quale motivo si sono rilevate concentrazioni così alte di questa fibra killer nei pozzi dopo che sono stati riempiti dalla piena con il materiale proveniente dal Terzo Valicoche era già stato conferito nei mesi precedenti”.
Mentre nelle terre di scavo e all’interno della cava non sono stati rilevati quantitativi d’amianto preoccupanti, il discorso cambia per le acque circostanti, probabilmente già inquinate prima dei conferimenti.
“Come mai si è deciso di continuare con i conferimenti quando il semplice principio di precauzione imporrebbe di avviare una serie di approfondimenti per stabilire le cause e la provenienza di tali rinvenimenti?” – domandano i 5 Stelle.
“Vorremmo inoltre conoscere i motivi per i quali non sono state sollevate queste legittime preoccupazioni da chi è preposto alla tutela della salute pubblica in qualità di Primo Cittadino: Rita Rossa. Siamo sempre più convinti che su temi come la salute e la tutela dell’ambiente Alessandria non possa più lasciare le decisioni a chi si è rivelato inadeguato e sempre dalla parte sbagliata quando si trattava di prendere decisioni o di rilasciare Autorizzazioni”.
I pentastellati sottolineano poi come “Sono stati rilevati nei campioni di terreno concentrazioni di Cromo e Nichel con valori di molto superiori ai massimi stabiliti dalla normativa. Ci attendiamo veloci e forti azioni per limitare i danni ed evitare che si continui a mettere in pericolo la popolazione a partire dal blocco immediato dei conferimenti.
Lo chiediamo prima di tutto da cittadini che in Alessandria ci vivono insieme alle proprie famiglie e in secondo luogo come movimento politico che su questi temi si è sempre speso per denunciare i pericoli e
scongiurare una situazione che purtroppo, sembra si stia palesando peggiore di quanto temessimo”.




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